REGIA: Doug Liman
CAST: Daisy Ridley, Tom Holland, Mads Mikkelsen, Demián Bichir, Cynthia Erivo, Nick Jonas, Kurt Sutter, David Oyelowo, Óscar Jaenada, Ray McKinnon.
GENERE: fantascienza, avventura, azione
Ciao a tutti voi amici visionari, che come me amate il cinema e le serie tv! Questo #visioselfie è dedicato al film “Chaos Walking”, diretto da Doug Liman e disponibile su Amazon Prime Video.
A dire la verità per portare sullo schermo l’adattamento del romanzo “Chaos – la Fuga”, primo capitolo della trilogia scritta da Patrick Ness (co-autore della sceneggiatura), si era pensato ad un esperto della fantascienza come Robert Zemeckis, poi la scelta è caduta su Liman e, in seguito, sono state necessarie delle riprese aggiuntive affidate però a Fede Álvarez.
Ma cominciamo dalla trama del film, che si svolge in un futuro lontano su un nuovo mondo, un nuovo insediamento di terrestri su un altro pianeta. I coloni maschi però vengono infettati da un misterioso virus che permette a tutti di sentire e a volte anche vedere i loro pensieri. Le donne non ci sono. Sono morte tutto… o almeno così sembra. L’equilibrio del villaggio cambia con l’arrivo improvviso dell’unica ragazza sopravvissuta all’impatto di una navicella terrestre sul pianeta.
La lavorazione di questo film è stata decisamente travagliata. La pellicola è stata terminata nel 2018 ma, dopo l’esito negativo dei primi screen test, si è deciso di girare delle scene aggiuntive, affidandole ad un altro regista e cercando di inserirsi tra gli impegni dei due protagonisti, impegnati sui set di Spiderman e di Star Wars. Risultato: budget lievitato a fino a 100 milioni di dollari, cast stellare e recensioni negative.
Cosa ne penso? Beh… l’idea di partenza era interessante: cosa succederebbe se tutti sentissero i pensieri di tutti? Il fatto che poi le donne, unici esseri immuni al virus, fossero sparite, poteva anche generare una riflessione importante. Non posso dirvi di più per non spoilerare ma gli argomenti c’erano tutti. C’è la fantascienza e c’è anche un’ibridazione con il genere western. Il problema è che c’è qualche buco nella narrazione. I diversi pericoli e ostacoli paventati rimangono sullo sfondo senza incidere più di tanto sulla storia. I due protagonisti (due super star) non sviluppano chissà quale chimica e la relazione tra i due non viene sviluppata, rimane un po’ tutto superficiale. L’unico personaggio che “buca” lo schermo è il cattivo interpretato da Mads Mikkelsen. Detto questo, mi sembra che le stroncature accanite siano un po’ esagerate. Ok: non è un capolavoro ma si lascia guardare.
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