SOGGETTO: tratto dai romanzi di Patrizia Rinaldi
REGIA: Jan Maria Michelini, Giacomo Martelli
CAST: Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno, Enzo Paci, Pierpaolo Spollon, Antonio Zavatteri, Gualtiero Burzi, Federica Cacciola, Ugo Dighero, Sara Ciocca.
GENERE: giallo, poliziesco, commedia drammatica
PUNTATE: 6
Questo #visioselfie è dedicato alla serie tv “Blanca”, in onda su Rai1 (nel momento in cui sto registrando questa breve recensione) e disponibile su RaiPlay. La protagonista di questa serie è Blanca Ferrando, giovane non vedente specializzata nel décodage dei file audio, ovvero nell’analizzare le tracce audio per capire se si possono cogliere dei particolari utili alle indagini di polizia. Blanca fa la stagista in un commissariato di Genova. (Uao! Un poliziesco ambientato in una città che non sia Palermo, Napoli o Roma o nelle vicinanze… non ci si crede! Ma c’è un’altra eccezione che mi viene in mente: “L’Ispettore Coliandro”, ambientato a Bologna e, infatti, altra mosca rara del genere in Italia). Tornando a noi, Blanca ha perso la vista a causa di un incendio in cui ha perso la vita la sorella maggiore e, per questo, ha deciso di entrare in polizia. La serie è tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi ed già stata venduta in alcuni Paesi all’estero, tra i quali la Francia: patria di un’altra serie poliziesca moderna ed originale mandata in onda su Rai1 e disponibile su RaiPlay (mi riferisco a “Morgane”. Trovi la mia recensione nella playlist dei #visioselfie).
Per preparare il suo personaggio, l’attrice Maria Chiara Giannetta ha potuto contare sulla consulenza di Andrea Bocelli ma non è tutto, perché un aspetto innovativo ed interessante, a livello tecnico, è che è stata la prima serie tv al mondo ad essere girata interamente in olofonia: una tecnica di registrazione del suono a 360° e che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito dall’orecchio umano. Questa particolare tecnica, in alcuni snodi della sceneggiatura, viene accompagnata ad effetti visivi per dare allo spettatore un’idea di come la protagonista percepisca la scena in questione.
Cosa ne penso? Penso che sia una serie che vi consiglio caldamente per una marea di buoni motivi: storia interessante con trame orizzontali non banali e trama verticale (le indagini sulla morte della sorella), storia originale con una protagonista fuori dai luoghi comuni del genere e che profuma di inclusione. La serie si distingue dai soliti polizieschi per la novità e la freschezza della storia e del modo nel quale viene raccontata e – cosa non da poco – è ben recitata: mi sono piaciuti più o meno tutti, soprattutto Maria Chiara Giannetta, che per me è una novità, anche se è conosciuta al grande pubblico per il ruolo del Capitano Anna Olivieri in “Don Matteo”: fiction che credo di essere l’unica in Italia a non avere visto, pur amando Terence Hill.
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