REGIA: Sam Raimi
SCENEGGIATURA: Michael Waldron
PRODUTTORE: Kevin Feige
CAST: Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong, Xochitl Gomez, Michael Stuhlbarg, Rachel McAdams
GENERE: cinecomic, azione, avventura, fantascienza
Questo secondo film dedicato al personaggio di Doctor Strange dovrebbe approfondire le vicende legate al supereroe interpretato da Benedict Cumberbatch ma lo “scavo” del personaggio viene lasciato ai margini dell’azione, più che della storia raccontata… perché una vera storia – diciamocelo – non c’è. O meglio: la narrazione serve a tirare i fili di una serie tv (WandaVision) e ad introdurre nel Marvel Cinematic Universe dei nuovi personaggi, oltre che approfondire il concetto del Multiverso comparso in “Spider-Man: No Way Home”. Tanto è vero che le protagoniste di “Doctor Strange nel Multiverso della Follia” sembrano essere più Wanda Maximoff/Scarlet Witch e America Chavez che Dottor Strange. La narrazione annega in un’ubriacatura di effetti speciali, davvero belli e ben fatti, che però stordiscono lo spettatore e condiscono un racconto altrimenti un po’ fatuo. Un tocco “horror” qui e là, giusto per farci ricordare che si tratta di un film diretto da Sam Raimi e un tocco in meno di umorismo “guascone” che ci fa pensare di essere tornati ad un cinecomic da “adulti”, meno in linea con i dettami del cinema per famiglie della Disney che ha finito per edulcorare e addomesticare anche i film dei supereroi di casa Marvel. Detto questo, bisogna però sottolineare la grande bravura degli attori, compresa la giovanissima Xochitl Gomez, per la prima volta sullo schermo nei panni di America Chavez: la ragazzina in grado di viaggiare da un universo parallelo all’altro. Cosa ne penso? Potabile… ma il Doctor Strange meritava di più.
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