IDEATORE: Steven S. DeKnight
REGIA: Charlotte Brändström, Christopher J. Byrne, Steven S. DeKnight, Marc Jobst
CAST: Josh Duhamel, Ben Daniels, Leslie Bibb, Elena Kampouris, Andrew Horton, Mike Wade, Matt Lanter
GENERE: fantascienza, fantastico, azione, avventura, drammatico
PUNTATE: 8
Questo #visioselfie è dedicato a “Jupiter’s Legacy”, serie in 8 episodi disponibile su Netflix. Si tratta di una storia di supereroi “adulta”: si dice così quando le vicende raccontate non sono solo un’insieme di avventure ma ambiscono a scendere in profondità e raccontare altro. E sottolineo ambiscono perché poi vi dirò se, secondo me, ci riescono o meno.
La serie si basa sul fumetto omonimo di Mark Millar e Frank Quitely. Il racconto scorre su due binari: presente e passato, quindi l’ambientazione si divide tra gli anni ’30 e i giorni d’oggi. Negli anni del crollo di Wall Street e della grande depressione americana, Sheldon Sampson (dopo un fatto scioccante che lo porta ad una forma di delirio con visioni) crea una squadra di supereroi e fonda l’Unione della Giustizia con degli ideali e delle regole ben precise: non uccidere e non impicciarsi in decisioni politiche, decidendo di catturare i nemici e far avere loro un giusto processo invece che farli fuori. La generazione successiva di supereroi, inclusi i suoi figli, però non la pensa così.
Nel momento in cui sto scrivendo ancora non ci sono conferme da parte di Netflix ma è molto probabile che arrivi una seconda stagione, anche perché l’ultima puntata della prima si chiude con un colpo di scena, un cliffhanger, davvero mica male.
Cosa ne penso? Penso che Netflix abbia perso la “corsa ai supereroi”, già ampiamente vinta da Disney+ (grazie al mondo della Marvel) e da Amazon Prime Video che ha dato spazio a storie più “adulte” con “The Boys” e “Invincible”. Netflix questa volta arriva tardi e con una storia che ha una forza minore e un’attrattiva minore perché sembra un racconto già visto e lasciatevelo dire da una che divora serie tv e film che di supereroi!
Al di là di questa considerazione, “Jupiter’s Legacy” si lascia guardare. La sensazione è che tutta la stagione sia un lunghissimo prologo per l’azione, la storia vera che deve ancora entrare nel merito e che si spera lo faccia nella seconda stagione e il colpo di scena nel finale di stagione fa presagire che arriverà qualcosa di più interessante. Sì perché, fino ad ora, la narrazione orizzontale sembra non arrivare mai al dunque, non “quagliare” mai. C’è un grande assente: un personaggio (Skyfox) del quale si parla sempre ma che non si vede mai. La narrazione verticale, che indaga su aspetti come gli scontri generazionali, sembra trita e ritrita: niente di originale. L’unico elemento che mi ha tenuto sulla poltrona per vedere cosa sarebbe successo è il racconto dei flashback dagli anni ’30, durante i quali si spiega come il gruppo di eroi originale ha ottenuto i superpoteri.
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