IDEATORE: David E. Kelley
REGIA: Susanne Bier
CAST: Nicole Kidman, Hugh Grant, Édgard Ramírez, Noah Jupe, Matilda De Angelis, Lily Rabe, Ismael Cruz Córdova, Donald Sutherland…
GENERE: drammatico, giallo, thriller

Ciao a tutti voi amici visionari, che come me amate il cinema e le serie tv! Io sono Lauretta Buffa di visionair.fm e in questo #visioselfie vi voglio parlare della miniserie, in sei puntate, “The Undoing – Le Verità Non Dette”, andata in onda su Sky Atlantic e disponibile su Sky Box Sets.
La vicenda raccontata è tratta dal romanzo “Una Famiglia Felice” di Jean Hanff Korelitz. Susanne Bier dirige un cast davvero ricco, composto principalmente da: Nicole Kidman, Hugh Grant, Donald Sutherland, Édgard Ramírez, Noah Jupe, Lily Rabe e la nostra Matilda De Angelis.
Si parte da due professionisti affermati di New York, Grace e Jonathan Fraser, che hanno un matrimonio felice, una bella casa e una bella vita. La loro vita dorata comincia a sgretolarsi quando la mamma di un compagno di scuola del figlio viene trovata morta e Jonathan improvvisamente sparisce, diventando il sospettato principale. Non dico nulla di più perché, essendo un giallo, non vorrei cadere nello spoiler e farmi linciare da folle inferocite!
Anche se la traduzione del titolo “The Undoing – Le Verità Non Dette” è già un piccolo spoiler.
Gli ingredienti per un buon successo ci sono tutti: omicidio, sesso, scandalo, tradimento, processo mediatico, soldi, la buona società newyorkese e una sconosciuta enigmatica e seducente.
Cosa ne penso? Bel thriller, molto ben costruito… ma non mi sento di avallare tutte le voci che hanno gridato al magnifico capolavoro imperdibile.
Come dicevo, è ben costruito… gli indizi ti portano a formulare un’ipotesi su chi sia il colpevole e poi a cambiarla e poi ancora a ritornare sui tuoi passi. Ad un certo punto però si è fatta largo in me l’ipotesi che poi viene svelata nel finale. Lodevole! Perché probabilmente la sceneggiatura e la regia ci portano a seguire, in un certo senso, gli stessi dubbi e meccanismi che forse passano per la mente di Grace (Nicole Kidman). Però la storia non mi ha “spettinato”. A dire la verità, mi ha lasciato in bocca un retrogusto di “già visto”. Non mi ha sorpreso più di tanto. Se ci pensate, sono sicura che un paio di thriller con un finale simile li avete già visti. Senza contare poi che almeno nelle prime tre puntate, ho avuto l’impulso di alzarmi dal divano e prendere a schiaffi un po’ di personaggi: Grace e il detective primi della lista!
Però questa mia reazione in realtà credo sia il sintomo dell’ottima prova degli attori tutti. L’esitazione della Kidman, stretta nei suoi cappotti bon ton come arroccata in un castello, è esasperante. Hugh Grant in gran spolvero. Forse l’aver abbandonato il ruolo del belloccio impacciato, causa raggiunti e superati limiti d’età, ha spezzato le catene del cliché e lo ha reso libero di esprimersi in modo più complesso. Donald Sutherland è sempre un signor Donald Sutherland. Menzione speciale per l’italiana Matilda De Angelis, scelta per interpretare una latina (vabbè…). Il suo personaggio ha due battute in croce ma riesce a rendere la sua Elena Alves conturbante e magnetica.

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Author: VISIONAIR

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