Elisa Sednaoui madrina a Venezia.
“Inferno” in piazzetta San Marco.
Captain America: Daniel Brühl è il Barone Zemo.
Hilary Swank e Tom Wilkinson in “Denying the Holocaust”.
Benvenuti all’appuntamento con le VISIONews, le notizie dal mondo del cinema a cura di VisiOnAir.
Sarà l’attrice Elisa Sednaoui la madrina delle serate di apertura e di chiusura della 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si svolgerà dal 2 al 12 settembre. Elisa Sednaoui, nata in Italia nel 1987, è cresciuta tra Egitto, Italia e Francia. Dopo essersi affermata come modella internazionale, ha debuttato nel cinema nel 2010.
Per quanto riguarda la pagina dedicata alle novità, rimaniamo a Venezia dove ieri Piazzetta San Marco è stata il set delle riprese di “Inferno”, il nuovo film di Ron Howard tratto dal terzo capitolo della saga di Dan Brown. In precedenza, Tom Hanks ed Omar Sy, avevano girato alcune scene in Rio della Canonica. Tornando verso l’albergo, Hanks ha salutato alcuni turisti in piazza San Marco.
Intanto Daniel Brühl ha confermato che vestirà i panni del Barone Zemo nel prossimo “Captain America: Civil War”. Per essere precisi, interpreterà il Barone Helmut Zemo, figlio di Heinrich, il primo cattivo ad ostacolare Steve Rogers. L’attore, scherzando, ha detto: “Penso di poterlo annunciare senza rischiare di finire nelle prigioni della Marvel”. Il Barone Heinrich Zemo comparve nei fumetti degli Avengers nel 1964. Era uno scienziato al servizio dell’Hydra che si scontrò con Capitan America durante la Seconda Guerra Mondiale. Il figlio Helmut entrò, invece, in scena nel 1973.
A proposito della Seconda Guerra Mondiale, Hilary Swank e Tom Wilkinson saranno i protagonisti di una storia veramente accaduta. Nel 1993 la storica americana Deborah E. Lipstadt pubblicò un libro dal titolo “Denying the Holocaust” nel quale affrontava il fenomeno del negazionismo dell’Olocausto. Nel volume si parlava tra l’altro del ruolo svolto dal saggista britannico David Irving nel propagandare attivamente il negazionismo. Quest’ultimo denunciò la studiosa e la sua casa editrice inglese per diffamazione. Ne nacque così un processo nel quale la Lipstadt e i suoi avvocati dovettero provare giuridicamente che l’Olocausto fosse realmente accaduto.
Per il momento è tutto da Laura Buffa… ma se volete rimanere sempre aggiornati sulle novità dal mondo del cinema, venite a trovarmi sul sito www.visionair.fm. A presto e… buon cinema a tutti!
Seguimi su:
www.visionair.fm
www.youtube.com/user/VISIONAIRLauraBuffa
www.facebook.com/VISIONAIRLauraBuffa
+VISIONAIR- Laura Buffa
@VISIONAIRLauraB